201605.11
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LA CLAUSOLA CLAIMS MADE NON E’ VESSATORIA MA PUO’ ESSERE DICHIARATA NULLA AI SENSI DEL CODICE DEL CONSUMO 

Con pronuncia del maggio 2016 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, a composizione del contrasto insorto tra le Sezioni Semplici, hanno affermato che nel contratto di assicurazione della responsabilità civile, la clausola che subordina l’operatività della copertura assicurativa alla circostanza che tanto il fatto illecito quanto la richiesta risarcitoria intervengano entro il periodo di efficacia del contratto o, comunque, entro determinati periodi di tempo, preventivamente individuati (c.d. clausola claims made mista o impura) non sia vessatoria. La stessa, in presenza di determinate condizioni, può tuttavia essere dichiarata nulla per difetto di meritevolezza ovvero, laddove sia applicabile la disciplina di cui al d.lgs. n. 206 del 2005 (Codice del Consumo), per il fatto di determinare, a carico del consumatore, un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto. La valutazione di cui trattasi, da effettuarsi dal giudice del merito, è peraltro incensurabile in sede di legittimità.